C’è un crescente interesse riguardo alle allergie alimentari, ma non esistono dati certi e condivisi sulla prevalenza o sugli approcci più efficaci alla diagnosi e alla gestione di questi disturbi.
E’ stata compiuta una revisione sistematica della letteratura relativa a prevalenza, diagnosi, gestione e prevenzione delle allergie alimentari.
In totale, sono state identificate 12.378 citazioni, 72 delle quali sono state incluse nell'analisi.
Le allergie alimentari hanno mostrato una prevalenza superiore all' 1-2%, ma inferiore al 10% della popolazione, e non è chiaro se tale prevalenza sia in aumento.
Nel confronto tra prick test sulla pelle ( area sotto la curva, AUC=0.87 ) e IgE sieriche specifiche per alimenti ( AUC=0.84 ) per le reazioni alimentari, non è emersa superiorità per nessuno dei due test.
Le diete basate sull'eliminazione del cibo che causa allergia rappresentano la terapia principale, ma sono state poco studiate.
L'immunoterapia è promettente, ma i dati oggi disponibili non sono sufficienti per raccomandarne l'uso.
In bambini ad alto rischio, il latte artificiale idrolizzato potrebbe prevenire l'allergia al latte vaccino, ma ad oggi non esistono definizioni standardizzate di alto rischio e di latte in polvere idrolizzato.
In conclusione, le prove relative alla prevalenza e alla gestione delle allergie alimentari sono molto limitate a causa di una mancanza di uniformità nei criteri diagnostici. ( Xagena2010 )
Chafen JJ et al, JAMA 2010; 303: 1848-1856
Diagno2010 Inf2010 Gastro2010